Austerlitz

Winfried Sebald

Language: Italian

Published: Jun 9, 2001

Description:

Maestro dello stile avvolgente e coinvolgente, inventore di un amalgama inconfondibile fra testo e immagine, W.G. Sebald è stato l’unica apparizione di grande rilievo nel­la letteratura di lingua tedesca dopo Tho­mas Bernhard. Pochi mesi prima della sua tragica, recentissima scomparsa, aveva pub­blicato Austerlitz, il suo unico romanzo in senso classico, subito accolto, dalla Germa­nia agli Stati Uniti all’Inghilterra, come un memorabile evento.
Jacques Austerlitz è un professore di storia dell’architettura, studioso di quei luoghi (edifici militari, stazioni ferroviarie, peniten­ziari, tribunali) che, soprattutto nell’Ottocento, tendevano ad assumere forme invo­lontariamente visionarie, sovraccarichi co­m’erano di significati simbolici. Alto, dinoc­colato, dai capelli prima biondi e poi ingri­giti, molto somigliante a Wittgenstein cui lo accomuna un vecchio zaino che costan­temente porta in spalla, Austerlitz vive a Londra in un appartamento spoglio come una cella, privo di affetti e povero di ami­cizie. Dietro la sua eccentrica e vastissima dottrina si spalanca il vuoto. Austerlitz sem­plicemente non sa chi è – e a lungo ha re­sistito ad accertarlo. Ma a un certo punto, come se si trattasse di intraprendere una delle usuali peregrinazioni erudite alla ri­cerca di un edificio o di un luogo ignorato, si mette alla ricerca delle proprie tracce. Così scoprirà di essere giunto a Londra, du­rante la guerra, con uno di quei convogli di bambini che dall’Europa centrale partiva­no per l’Inghilterra, mentre i genitori veni­vano deportati nei campi di concentramen­to e di sterminio. Strada per strada (a Pra­ga, Theresienstadt, Parigi), volto per volto, oggetto per oggetto, fotografia per fotogra­fia, emerge un passato lacerante, che Au­sterlitz sente di avere sempre ospitato in sé come una sequenza di negativi non ancora sviluppati. Tutta la somma sapienza evocati­va di Sebald sembra concentrarsi in questo itinerario di ricerca, da cui promana un’an­goscia che prende alla gola.

«Sin dall’infanzia e dalla giovinezza, così in­fine riprese il discorso tornando a guardar­mi, non ho mai saputo chi in realtà io sia. Dal mio attuale punto di vista mi rendo ben conto che già solo il mio nome e il fatto che, di questo nome, io sia rimasto defraudato fino ai quindici anni avrebbero dovuto met­termi sulle tracce della mia origine; eppu­re, negli ultimi tempi, ho anche capito per quale motivo un’istanza anteposta o pre­posta alla mia capacità di pensare, e con ogni evidenza dominante in modo assai av­veduto da qualche parte del mio cervello, mi abbia sempre protetto dal mio segreto e sistematicamente distolto dal trarre le con­clusioni più ovvie e dall’intraprendere ri­cerche coerenti con tali conclusioni».

Nato in Germania, W.G. Sebald (1944-2001) è vissuto dal 1970 in Inghilterra, dove ha insegna­to Letteratura tedesca contemporanea presso la University of East Anglia a Norwich. Fra le sue opere ricordiamo Schwindel. Gefühle (1990), Die Ausgewanderten (1992), Die Ringe des Saturn (1995). Austerlitz è stato pubblicato per la pri­ma volta nel 2001.